A seguito della diffusione dell’epidemia da nuovo coronavirus, l’11 marzo 2020 il Consiglio dei Ministri ha varato il DPCM “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale“(Gazzetta Ufficiale n. 64 del 11-03-2020). Dopo l’estensione delle misure di contenimento del contagio già introdotte con il DPCM dell’8 marzo all’intero territorio nazionale e il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico sancito dal DPCM del 9 marzo, è disposta la chiusura di tutte le attività commerciali – a eccezione di farmacie e quelle per i beni di prima necessità. Il DPCM del 17 marzo – decreto “Cura Italia” – ha introdotto misure per potenziare il SSN, sanificare i luoghi di lavoro, difendere l’occupazione e sostenere famiglie e imprese. Con il DPCM del 22 marzo viene disposta la chiusura delle attività produttive non essenziali o strategiche: aperti alimentari, farmacie, negozi di generi di prima necessità e i servizi essenziali. Il DPCM del 10 aprile ha poi prorogato fino al 3 maggio 2020 tutte le misure per il contenimento del contagio da Covid-19.
Con il DPCM del 26 aprile, le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 inaugurano la cosiddetta “fase 2”. Sabato 16 maggio viene approvato il Decreto Legge n. 33, a cui fa seguito il DPCM del 17 maggio con le disposizioni attuative: si entra così nel vivo della fase 2 e si delinea il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020 – con appositi decreti e ordinanze statali, regionali o comunali – potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali. Il DPCM dell’11 giugno autorizza la ripresa di ulteriori attività a partire da lunedì 15 giugno, come centri estivi per bambini 0-3 anni, competizioni sportive a porte chiuse, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche. Il DPCM del 14 luglio proroga fino al 31 luglio le misure prese dal precedente provvedimento del Presidente del Consiglio, oltre alle disposizioni contenute nelle ordinanze del ministro della salute del 30 giugno e 9 luglio 2020. Il DPCM del 7 agosto proroga per un mese le misure minime di contenimento dell’emergenza epidemiologica già in vigore. Il DPCM del 7 settembre le proroga ulteriormente fino al 7 ottobre.
Il Consiglio dei ministri del 7 ottobre ha prorogato lostato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021. Il DPCM del 13 ottobre sancisce l’obbligo di portare con sé e indossare la mascherina al chiuso e all’aperto, e ne raccomanda fortemente l’uso anche in casa in presenza di persone non conviventi. Stop agli sport di contatto amatoriali, come calcetto e basket. La circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre aggiorna le indicazioni su durata e termine dell’isolamento e della quarantena. Il DPCM del 18 ottobre introduce nuove misure per le scuole, i trasporti, i locali, la ristorazione e lo sport. Misure che si rafforzano ancora con il DPCM del 24 ottobre. Il DPCM del 3 novembre vara ulteriori restrizioni per tutto il territorio nazionale e altre che riguardano le singole Regioni, che vengono suddivise in 3 colori (giallo, arancione, rosso) sulla base del livello di gravità dello scenario epidemiologico. Il DPCM del 3 dicembre, il Decreto Natale e il decreto legge del 4 gennaio 2021 introducono nuove restrizioni per il periodo delle festività natalizie.
Il Consiglio dei Ministri del 13 gennaio proroga fino al 30 aprile 2021 lo stato d’emergenza. Approvato anche un decreto legge che vieta ogni spostamento tra Regioni o Province autonome, indipendentemente dal colore e dalla relativa fascia di rischio (salvo comprovate esigenze lavorative, per necessità o motivi di salute). Istituita una zona “bianca”, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e un’incidenza dei contagi, per 3 settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. Il DPCM del 14 gennaio conferma il divieto di circolazione dalle 22 alle 5 e la didattica a distanza al 50% per le superiori. Il DPCM del 2 marzo e il Decreto Legge n. 30 del 13 marzo 2021, in vigore fino al 6 aprile 2021, hanno disposto l’applicazione di ulteriori misure restrittive per il contenimento del contagio da COVID-19, anche in vista delle festività pasquali. Il Governo ha poi approvato il Decreto Legge n. 44 del 1 aprile 2021 che prevede la proroga fino al 30 aprile 2021 delle disposizioni del DPCM del 2 marzo 2021 e di altre misure già varate, come l’applicazione nelle zone gialle delle misure della zona arancione. Il testo dispone che dal 7 al 30 aprile 2021 sia assicurato, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione; in zona rossa, invece, le relative attività si svolgono a distanza. Confermato il divieto di movimento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità. Cinema, teatri, palestre, piscine, impianti da sci e discoteche dovranno rimanere ancora chiusi.
Da parte sua, la Società nazionale di Mutuo Soccorso Casagit Salute ha adottato una serie di provvedimenti:
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